giovedì 15 dicembre 2011

Another brick in the wall (purché sia di design!!)

Avevo poche certezze nella vita.
Le cose che non mi piacciono, per esempio: i canditi, l'uvetta, la calca sugli autobus, restare in coda in tangenziale, il Pastis, i tappeti e la carta da parati. Fino a quando, per chissà quale associazione di idee, mi sono ritrovata su Google Immagini a guardare, con incanto, le caleidoscopiche variabili di colore e temi con cui è possibile decorare le pareti di casa. Ho pensato, allora, che forse il mio senso di rifiuto poteva essere stato causato da un trauma infantile: il corridoio di casa troppo simile a quello dell' Overlook Hotel, i suoi muri a rombi psichedelici anni '70 che si moltiplicavano in tutte le declinazioni dell'arancione, o i damaschi cangianti del salotto. Freud saprebbe. In ogni caso, ho trovato la mia terapia. Carte da parati belle come quadri, ma meno costosi di un Mutandari, trompe l'oeil che simulano una perfetta e ordinatissima biblioteca e liberano, finalmente, dall'annoso problema dei libri comprati al metro. E ancora stickers di ogni forma e dimensione e soprattutto a prezzi accessibilissimi. Bene, ora mi serve solo una casa. 


                          Rendez-Vous wallpaper by Atelier Blink                         
(sì, è proprio quello che sembra. Non è fantastico?)


      Library- Colourful knowdledge Collection Communication


http://www.mrperswall.co.uk/all-wallpapers


mercoledì 14 dicembre 2011

Tutte le strade portano a Roma?

Ho sempre odiato il cartello "tutte le direzioni". E' mendace, ingannevole ed evidentemente paradossale.
Intanto, sono tutte, meno una: quella da cui sto arrivando. E poi, non è un'indicazione: seguendo per tutte le direzioni, si finisce per girare in tondo e non arrivare da nessuna parte. Come nella vita. 





martedì 13 dicembre 2011

La mia vita senza I-Phone

PROLOGO

Se non siete gli orgogliosi proprietari di un I-Phone, vi sarà preclusa la possibilità di postare le vostre foto, opportunamente modificate con filtri e amenità varie, su Instagram. Lo trovo profondamente ingiusto. Anche perché, nella home page del sito, lo presentano come uno strumento di condivisione "veloce meraviglioso e divertente". Passi per il veloce, ma qualcosa degno degli altri due aggettivi, con particolare riferimento a "meraviglioso", dovrebbe essere accessibile a tutti. 
E così, io ho cercato il mio "accessibile a tutti", trovandolo in questo sito:

http://www.picnik.com/app#/home/welcome


Magari non sarà altrettanto meraviglioso come l'originale, ma a me sembra, comunque, carino. 


EPILOGO

E così, dopo una manciata di mesi, l'inaccessibile agli Androidiani divenne improvvisamente anche alla loro portata. Instagram disponibile sul Play Store (anche se in una versione leggermente differente da quella disponibile per Apple), mentre Picnik.com chiudeva battenti per rinascere come funzionalità di Google+ (sulla cui valenza social nutro forti dubbi). Basta chiedere, pare.


lunedì 12 dicembre 2011

Conciàti per le feste

Ieri su facebook ho trovato questa foto con i passaggi per realizzare un'acconciatura semplice, ma d'effetto. Coming soon on my hair, magari già stasera...

domenica 11 dicembre 2011

Il fantasma dei natali passati.

Non bisognerebbe mai conservare i diari. Quelli su cui scrivi i tuoi pensieri, le tue paure, le tue ossessioni. Perché, rileggendoli, o si è colti da una vergogna e un imbarazzo senza precedenti, o da una rabbia incontrollata per la propria ottusa stupidità. Oppure, il che è ancora peggio, ci si accorge di come situazioni differenti, vissute in età diverse, causino reazioni identiche, come il doversi sentire in competizione con persone di cui si ignorava allegramente l'esistenza, ma che ovviamente, vincono ogni confronto perché paiono più originali, più interessanti e più affascinanti di quanto tu sia mai stato o mai potresti essere. Scritti così intimi e personali dovrebbero essere destinati, immediatamente dopo la loro stesura, alla damnatio memoriae o ad alimentare i falò di qualche sabba. Beh, certo, poi sarebbe anche opportuno lavorare un po' sulla propria autostima.